Dal trittico "Sulla vita"- disegno preparatorio per "Passaggio". |
Ebbene, per me questo momento giunge ciclico: ieri, oggi, domani, ed ogni volta è un viaggio nell'immateriale, nell'ancestro, nella materia, nella mia carne, nel mio spirito, nelle mie idee, nelle idee di tutti e di più.
Un passo indietro nella storia che vi sto per raccontare ci porta al bando di un concorso per la selezione di opere di artisti da esporre in una galleria in zona Brera a Milano.
Brera?? L'ho frequentata da studente con il cappotto preso al negozio di vestiti usati "da Napoleone", in una traversa di via Torino a Milano e il cappello di lana sferruzzato dagli "abusivi" degli "Oh bej oh bej" quando all'epoca erano ancora nella zona storica di San'Ambrogio a Milano e nei corridoi si aggirava Skizzo e nelle aule insegnavano Terruso e Fabro...Sì.
Allora inizio a schizzare qualche idea sul mio taccuino, poi andando in cerca di materiali trovo delle belle tele dalla forma ovale: "That's amore" direbbe la canzone di Dean Martin...a prima vista, aggiungo io.
Compro tre di queste tele ovali. E' la prima volta che sperimento questa forma e a dire il vero, rispetto al tema del concorso "La tavola", e alle tele mi iniziano a fioccare diverse idee in trittico.
Poi, come a volte succede, quella buona è una, che porto avanti e le altre prendono un'altra strada.
L'una è la visione, cioè quando vedi che nella tela c'è già tutto: il quadro è già fatto e io dò voce a quello che c'è. Le altre sono lì affinchè non ci sia mai una fine, ma sempre un nuovo inizio, una nuova impresa, una nuova ricerca.
L'una diventa "Incontri": opera che sarà esposta dal 7 Settembre al 13Settembre allo spazio M'Arte e le altre diventano spazio di ricerca.
Particolare di Incontri. |
Momenti di lavoro di "Incontri". |
Sembra tutto ok, poi il gorilla e il giaguaro e il delfino e il cavallo e l'aquila-ombrello e i passeri e non potevano mancare Pablo e il cane.
Pablo. |
Incontri. ClauCasti 2015, acrilico su tela. |
Ogni quadro è una preghiera che porta la medicina.
Ogni quadro è una celebrazione, una nuova nascita di un'anima o tante che si incaglia nella materia.
E il pittore che può fare se non mettersi al servizio, se non essere strumento di un disegno più grande che nemmeno lui può già sapere.
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