lunedì 18 novembre 2013

INVENTARIO: un tuffo nell'infanzia

Non finirò mai di dirlo che se giri con la bicicletta per Milano hai un nuovo e mutevole punto di vista, che ti permette di accorgerti di eventi inaspettati.

E così  di fronte a me la pubblicità di Inventario- Fra le parole e le immagini di Emme Edizioni 1966-1985.  Siamo a Palazzo Reale, nella sala che confina con l'Arengario (Museo del 900).

Stendardo mostra.
Mi incuriosisce il montaggio con illustrazioni storiche che riconosco...è gratuita...Entro!

L'allestimento è semplice, composto da libri e spiegazioni montate dietro a pannelli di vetro; arredi in cartone ondulato multistrato riciclato, una libreria con libri da sfogliare e consultare e un piccolo spazio vendita libri. Credo che oltre a delle tende ci fosse anche lo spazio per laboratori per i piccoli lettori, che non ho avuto modo di verificare.

                                                           Lei è Rosellina Archinto
 

La Emme Edizioni, fondata da Rosellina Archinto nel 1966, è un esperimento unico e all'avanguardia nella storia dell'editoria italiana.

"I nostri libri per bambini si basano prevalentemente sull'immagine, poiché il pensiero dei bambini è soprattutto visivo; in essi l'aspetto grafico, il colore, la fantasia, l'alternarsi di reale e magico intendono corrispondere ai bisogni più profondi del mondo infantile"
                                                                                                                                Rosellina Archinto
 
Diffonde in Italia i più grandi disegnatori stranieri quali ad esempio Maurice Sendak, Leo Lionni, Tomi Ungerer, Eric Carle, Guillermo Mordillo e molti altri.

                M.Sendak-Nel paese dei mostri selvaggi- Emme Ed 1969-Babalibri 1999-

Tra i meriti della Emme c'è sicuramente anche quello di aver presentato con i suoi libri una figura di bambino molto diversa da quella tradizionale, per autonomia, spessore psicologico, forza di ribellione. I libri di Sendak sono tasselli fondamentali nel costruire questo percorso.

                 Leo Lionni - Piccolo Blu e piccolo Giallo- Emme1969-Babalibri 1999-

                                                                          Leo Lionni

Lionni ci porta sulla via dell'astrazione senza troppe spiegazioni, perché sa che è quello che basta ai bambini. A loro non occorrono occhi, bocche, mani, dettagli antropomorfi. Ma identificarsi sì, anche con un piccolo pezzo di carta.  Lionni ha una personalità multiforme, trasversale alle arti: un pezzetto di carta strappata diventa il personaggio come la materia di una campagna di comunicazione o di una copertina.

Contemporaneamente Rosellina lancia in tutto il mondo i disegnatori italiani (quali Enzo e Iela Mari, Bruno Munari, Emanuele Luzzati, Flavio Costantini).

                                                                   Emanuele Luzzati

                       Guy Monreal- Nicole Claveloux- I televiaggi di Alina- Emme1970-

Nicole Claveloux crea un universo lisergico, pieno di dettagli, paesaggi interiori, metamorfosi, figure simboliche, caricature e riesce attraverso le sue illustrazioni a mettere in scena i sogni e i desideri dell'infanzia. Il lavoro della Claveloux sarà conosciuto in Italia anche grazie al sodalizio artistico "militante" con la casa editrice Dalla parte delle bambine, per cui rileggerà, in chiave femminista, alcune fiabe di Andersen, offrendo a protagoniste come la Sirenetta o Magnolina tutto un altro destino.

                                                            Maria Enrica Agostinelli

Un libro che vuole affermare con intelligenza l'importanza di saper leggere le figure e imparare a osservarle con attenzione, puntualità e arguzia, con spirito critico, andando oltre le apparenze. Imparare a raffinare lo sguardo cogliendo le relazioni che intercorrono tra le immagini e così a collegare gli eventi.

 Per il suo lavoro Rosellina ha ricevuto molti premi alla Fiera del Libro per l’infanzia a Bologna e premi internazionali quali il premio per il miglior libro per bambini in Giappone, in Germania e in Francia. Nelle collane di psicopedagogia ha pubblicato in Italia volumi dei più famosi studiosi del mondo quali Jean Piaget, Francoise Dolto, Arno Stern e molti altri.

Nel 1985 dà vita alla Casa Editrice Archinto, che si connota soprattutto per la pubblicazione di epistolari letterari, lettere d’amore e di viaggio di artisti, musicisti e autori delle letterature di tutto il mondo, ma soprattutto per lo spirito anticonvenzionale e la capacità di vedere al di là del consueto. Nel catalogo figurano autori famosi da Rilke a Mann, da Gide a Wittgenstein, da Malerba a Quasimodo. Inoltre pubblica saggi critici letterari di autori noti in tutto il mondo da Bonnefoy a Briganti, da Manguel a Capote. In questo contesto pubblica per dieci anni la rivista «Leggere», (1888-1996) mensile di letteratura, recensioni e novità librarie.

Nel 1999 fonda la Babalibri, che dirige in collaborazione con sua figlia Francesca, in co-edizione con la grande casa editrice francese specializzata in letteratura infantile L'école des Loisirs. Ben presto la casa editrice diventa un vero e proprio punto di riferimento, in particolare per l’edizione di albi illustrati, fruibili a diversi livelli, e caratterizzati da uno stile limpido e ricercato.

Riguardo alla Casa Editrice EL e a Emme Edizioni, puoi trovare qui tanti titoli in commercio.


Ho ritrovato in questa mostra i testi, le immagini, gli autori e gli illustratori che mi hanno accompagnata durante la mia infanzia. Un libro per me preziosissimo e fondamentale, per avermi fatto sognare, creare, addormentare, ragionare, incuriosire, crescere e che ancora oggi conservo come un oggetto sacro, ritrovato qualche anno fa e raccolta di numerosi dei libri esposti.

                              Arnaud Laval- Jaqueline Held- L'alberoautomobile- Emme1977-

Jaqueline Held, nota scrittrice per ragazzi e poetessa, incoraggia il suo lettore ad ascoltare la natura e quello che lo circonda, a seguire i ritmi assecondando anche le cose inaspettate senza per forza doversi adeguare alle convenzioni. Un albero che può spostarsi e un bassotto che guarda il mondo dall'alto sembrano all'apparenza situazioni impossibili; tuttavia anche i fatti più straordinari possono accadere se ci si ferma a osservare con attenzione il mondo, senza voler controllare e senza preoccuparsi che possa essere fuori dall'ordinario.


Rosellina Archinto è della classe 1933, vivente e madre di cinque figli con dieci nipoti. A questo punto le direi veramente GRAZIE!


 



















lunedì 4 novembre 2013

Brain...quasi per caso

Stavo pedalando nei pressi del n.55 di Corso Venezia a Milano, per andare ad aderire ad una riunione di cerchio verso piazzale Loreto, quando, "quasi per caso", vedo il Museo di Storia Naturale tutto illuminato alle 19.20 di sera. Percepisco che c'è movimento, allora parcheggio la bici e varco la porta d'ingresso.
Scopro che il museo e la mostra ospitata "Brain, Il cervello, istruzioni per l'uso" chiudono alle 22.30 perché è giovedì. Già! Il giovedì qui a Milano i musei comunali chiudono a quest'ora. Che meravigliosa sorpresa! Prendo il biglietto, per me gratuito, perché mostro il patentino di guida turistica ( per chi non ha speciali riduzioni, il costo è di €10 e ridotto €8,50) e mi immergo in questo affascinante mondo.


Installazione nella seconda sala della mostra, dove si apprende come si apprende.
Le aree tematiche sono diverse: il cervello sensibile, pensante, mutevole, del futuro e si esplicano
attraverso pannelli grafici, molto chiari e con contenuti divulgativi, installazioni di neuroni, impulsi elettrici, video, parti di cervello in vetroresina (credo) enormi, exhibit interattivi dove puoi metterti subito alla prova.


Sensi e zone corrispondenti.
 
Come si formano tra le cellule i pensieri? Come elaboriamo ciò che ci arriva dal mondo esterno? Cosa succede se ci emozioniamo? Le risposte, si trovano esplorando la mostra, tenendo conto che la visione è quella della scienza tradizionale e non c'è una visione secondo il nuovo paradigma olistico. Comunque, a mio avviso, può essere una visita molto interessante.


Sensi e sinestesie


Sensi e sinestesie.
 

La mostra è stata creata dall'American Museum of Natural History di New York.

 Decifrare i numeri qui scritti, dei neuroni in diversi animali è già un esercizio.
 
 
 
 
Memoria? Sì grazie, vorrei togliermi qualche dubbio.
Una postazione mette alla prova la memoria procedurale, che ci permette di ricordare come si fanno le cose. Dobbiamo disegnare una stella allo specchio, scoprendo che siamo così abituati a farlo con determinati movimenti che questa variazione rende il compito difficile: solo dopo vari tentativi il cervello sfugge all'abitudine. Ho provato e in realtà per me è andato meglio il primo disegno, con un punteggio buono. Alla seconda volta si è dimezzato il punteggio...Preoccuparsi?...proseguo la visita, chissà...
 
Un'altra installazione ci sfida a pronunciare parole in lingue dalla struttura diversa: i linguaggi plasmano il cervello nella crescita.

Bimbi bi-tri-lingue e cervello.
 

Divertentissimo l'exhibit con video dove scegliere tra diversi simpatici personaggi di lingua diversa dall'italiano, tipo Mandarino, russo, inglese, spagnolo, etnia africana e altri, poi provare a ripetere la parola detta dal personaggio selezionato ad un microfono registrandola. Riascoltandola è possibile vedere sul grafico sonoro e ascoltare le differenze. Ho scelto le lingue più diverse dalla mia, proprio per mettermi alla prova (orecchio, cervello). Con il Mandarino mi sono avvicinata alla dizione corretta, con il dialetto africano...aiutooo! Mi rendo conto che l'udito a volte gioca scherzi strani e insospettabili. Mi accorgo e rifletto.
 
Bevete caffè?
Il caffè blocca l'adenosina, neurotrasmettitore che ci fa venire sonno.
 
Come ve la cavate con i segnali contraddittori? Ecco una prova per voi!
Dì i colori nella colonna sinistra calcolando il tempo.
Fai la stessa cosa dopo con la colonna destra.
 
Forse vi viene da dire blu quando il colore è rosso nella colonna destra.
Qualche chiarimento.
 
 
Ho composto e scomposto alcune parti del cervello, apprendendo facendo, l'approccio che preferisco, tifando per la parte destra del cervello, per intenderci quella creativa, intuitiva, che ragiona per associazioni.
 
E poi via! Nel centro di comando dove una scultura in resina raffigura le aree sottocorticali 35 volte più grande rispetto alla dimensione reale.
 Ippocampo e immagazzini ricordi.
 
E a proposito di memoria, una parte della mostra è dedicata a una delle patologie cerebrali più comune negli ultrasessantenni: l'Alzheimer.
Le cause di questa malattia sono ancora sconosciute, ma è chiaro che agisce distruggendo i neuroni e le connessioni tra di loro. Il danno inizia nell'area dell'Ippocampo, il centro della memoria del cervello e uno dei primi segni dell'Alzheimer è una difficoltà a ricordare.
Cervello umano sano a sinistra e a destra uno affetto da malattia di Alzheimer:
 
 
E il resto è tutto da scoprire dal vivo alla mostra, perché trattandosi anche di tante postazioni interattive, è bello viversele!
 Quanto ci si impiega a girarla? Dipende da come siete: se state a leggere e a provare tutto, se scegliete, se vi sedete a gustarvi l'atmosfera di fronte al video su piano rotondo...almeno un'ora, ma meglio un'ora e mezza minimo per fare una bella esperienza.
E un Tirannosauro Rex dove lo mettiamo? Scoprite dove si trova questo (foto di seguito)
Lui è Stan, calco. Originale trovato in Sud Dakota (USA) nel 1987.
 
 
 
E poi sono andata alla riunione di cerchio.