martedì 3 giugno 2014

Un laboratorio "oltre i confini".

Di buona mattina scendo per il sentiero verso Angera.

Nuvole di panna oggi.
Al Museo Archeologico è il giorno del laboratorio accessibile  che ha come tema l'abitazione.
Quando la conservatrice e Archeologa Dott.ssa Cristina Miedico mi ha proposto di collaborare come Terapeuta dell'Arte con un Museo che si occupa di storia e archeologia, subito ho accettato l'invito.
La prospettiva mi è sembrata allettante, con un buon potenziale creativo e terapeutico.

In fase di progettazione, ecco che mi salta alla mente Ken Wilber e  "Oltre i confini".
Allora la visione diventa chiara: una riflessione sull'abitazione e sui confini.

E comprendiamo che i confini esistono perchè li poniamo e che l'Universo è fatto di infinite "abitazioni" che si compenetrano. E così la casa sta nel paese che sta nella regione, che sta nello Stato, che sta nel continente, che sta nel pianeta, che sta nella Galassia, che sta nell'Universo, che sta...
E chi sta? Io e Io nel corpo e il corpo ha dei confini e parti che senti più vere e altre meno.
Dunque "abitazione" è il posto dove sto e sto bene.

Una riflessione che tocca anche le "abitazioni" storiche.


 
Il cerchio si apre.

Il suono del tamburo.

 Così i bambini si sono divertiti a creare le loro "abitazioni".


Echi storici.


















L'isola con le alghe.

L'isola.













L'abitazione storica.
Equilibri.
Il parco giochi.

Il cerchio si chiude.

 E approfittando della bella serata saluto tutti e mi imbarco sul primo traghetto che mi porta da Laveno a Intra. E così anche la giornata ha il suo risvolto romantico.
Navigazione sul Lago Maggiore.

Grazie Angera, grazie Dott.ssa Miedico, grazie Melissa, grazie Museo Archeologico, Forze e Campo.


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