"Vendi le tue capacità e compra stupore"
Jalal Ud-Din Rumi
Quando ti trovi tra le mani dei soffici batuffoli di lana (fiocchi), tosata alle pecorelle di amici, che vedi correre per i prati, tra i boschi della Val Intrasca, in Piemonte, a 700 metri di altitudine, sopra al lago Maggiore,... anche questo è poesia.
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Alcune delle pecorelle di Lina e Natalino |
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Il Lago Maggiore, vista dalla costa piemontese |
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Colori del piumaggio di uccello in libertà: ispirazione. | |
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La Natura è grande maestra. Particolare. |
Poi ogni singola fibra viene cardata, cioè pettinata ed inizia il lavoro per ottenere manufatti di ogni tipo in
feltro.
Certe volte tingo la lana con colori naturali, o acquisto lane già colorate. Ci sono in commercio colori bellissimi! E molto vivi!
Mi piace questo lavoro, perchè nella composizione lo trovo molto affine alle stratificazioni in trasparenza dei colori acquerello, e dunque alla pittura.
Si possono ottenere diverse forme e calchi, di ogni dimensione e il risultato lascia sempre spazio allo stupore, cioè...Il risultato è prevedibile fino ad un certo punto.
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Gufo portafortuna |
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Bottone |
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Custodia per tamburo sciamanico |
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Tappeto. Performance collettiva con Terapeutica dell'Arte, Brera, nel castello di Vigevano. |
I quattro elementi sono presenti nel feltro: la terra per la solidità che richiede nella lavorazione; l'acqua mista a sapone, che unisce le fibre grazie al fuoco dell'azione nella fase di "follatura"; l'aria nel respiro che fluisce e poi si affanna per portare più ossigeno ai muscoli che lavorano. L'aria anche come creatività nel comporre e assemblare pezzi unici ed irripetibili.
Complimenti per la poesia del linguaggio
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