martedì 16 aprile 2013

Feltro e i quattro elementi

"Vendi le tue capacità e compra stupore"

                                                Jalal Ud-Din Rumi

Quando ti trovi tra le mani dei soffici batuffoli di lana (fiocchi), tosata alle pecorelle di amici, che vedi correre per i prati, tra i boschi della Val Intrasca, in Piemonte, a 700 metri di altitudine, sopra al lago Maggiore,... anche questo è poesia. 

Alcune delle pecorelle di Lina e Natalino
La vista da Scareno, Val Intrasca.
 
Il Lago Maggiore, vista dalla costa piemontese

Colori del piumaggio di uccello in libertà:  ispirazione.
  
La Natura è grande maestra. Particolare.

Poi ogni singola fibra viene cardata, cioè pettinata ed inizia il lavoro per ottenere manufatti di ogni tipo in feltro.
Certe volte tingo la lana con colori naturali, o acquisto lane già colorate. Ci sono in commercio colori bellissimi! E molto vivi!
Mi piace questo lavoro, perchè nella composizione lo trovo molto affine alle stratificazioni in trasparenza dei colori acquerello, e dunque alla pittura.
Si possono ottenere diverse forme e calchi, di ogni dimensione e il risultato lascia sempre spazio allo stupore, cioè...Il risultato è prevedibile fino ad un certo punto.
Gufo portafortuna
Bottone
Custodia per tamburo sciamanico

Tappeto. Performance collettiva con Terapeutica dell'Arte, Brera, nel castello di Vigevano.
I quattro elementi sono presenti nel feltro: la terra per la solidità che richiede nella lavorazione; l'acqua mista a sapone, che unisce le fibre grazie al fuoco dell'azione nella fase di "follatura"; l'aria nel respiro che fluisce e poi si affanna per portare più ossigeno ai muscoli che lavorano. L'aria anche come creatività nel comporre e assemblare pezzi unici ed irripetibili.
















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